LAB8, un progetto per accompagnare la ri-nascita della Valle Subequana. Identità e appartenenza al territorio per rendere più accessibili e accoglienti gli undici borghi protagonisti del progetto con il coinvolgimento diretto della popolazione residente.

L’Aquila, 17 maggio 2019 – LAB8 è progetto vincitore del Bando Restart, Sviluppo delle potenzialità culturali per l’attrattività turistica del Cratere, con una compagine di progetto molto articolata e ben strutturata. Ne fanno parte innanzitutto i comuni di Acciano, Barisciano, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Né Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo, tutti appartenenti all’Area Omogenea 8, la Soprintendenza ABAP L’Aquila e Comuni del Cratere, l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, l’Università degli Studi dell’Aquila – Cattedra di Archeologia Medievale – HARP Associazione di promozione sociale, EGA Entertainment Game Apps e CARSA quale soggetto capofila.

«I nostri, non sono paesi per vecchi, forse oggi sono soprattutto paesi di vecchi, ma abbiamo la possibilità e il dovere di dimostrare che qui si vive benissimo. Possono viverci giovani famiglie e gli ospiti che ci conoscono non possono che restare sorpresi per la purezza e la bellezza del nostro patrimonio. Abbiamo tanto lavoro da svolgere e molti servizi da difendere. Il lavoro fatto insieme ci dà maggiori garanzie di successo e di affermazione», con queste parole Sabrina Ciancone, Sindaco del Comune di Fontecchio, sottolinea la necessità e insieme la volontà espressa da tutti i sindaci dell’Area omogenea 8 di cogliere tutte le opportunità di poter lavorare insieme. Di unire le forze per poter liberare le energie positive e convogliarle verso l’obiettivo comune di dare nuova vita alle comunità amministrate.

La Valle Subequana, anche attraverso l’esperienza di questo progetto coopera e lavora per fare accordi e gestire in maniera unitaria i servizi. Il progetto LAB8 completa e integra le diverse opportunità che tanti strumenti mettono a disposizione dei nostri comuni, la Strategia Nazionale delle Aree Interne, i Programmi integrati per il Turismo, Foresta Modello, progetti di social housing e di alta formazione. LAB8 si articola in due macro aree e quattro azioni fortemente collegate e necessarie per migliorare il grado di consapevolezza dell’importanza e del valore del patrimonio culturale e per verificare lo stato della ricostruzione per avviare progetti di rigenerazione urbana al fine di rendere rendendo i borghi più vivibili, accessibili e attrattivi sia per i residenti sia per i potenziali visitatori.

L’Azione 1, Sviluppo videogioco Memories per la conoscenza e la promozione del territorio, sarà realizzata dalla società EGA Entertainment, in collaborazione con il Laboratorio di Archeologia del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila e con le cattedre di Scenografia e Grafica dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, svilupperà un videogioco volto all’accrescimento della consapevolezza e all’uso intelligente di dispositivi tecnologici da parte, soprattutto, dei più giovani e al tempo stesso divenire un utile mezzo di promozione e conoscenza del territorio.
Sempre in questo ambito è prevista la collaborazione con l’ABAQ che si concretizzerà in un seminario di 18 ore di formazione con l’obiettivo di sviluppare tecniche e metodologie legate a questa nuova forma di comunicazione applicata ai beni culturali.

L’Azione 2, Laboratori intergenerazionali di educazione e promozione del patrimonio culturale. I laboratori sono interconnessi allo sviluppo del videogioco e hanno lo scopo di sensibilizzare i residenti al valore del patrimonio culturale e individuare luoghi, storie e monumenti che possano costituire la base di ricerca per lo sviluppo del videogioco. I laboratori saranno ideati e condotti da HARP aps che organizzerà 11 incontri, uno per ogni Comune dell’area omogenea 8.

L’Azione 3, Confronto tra i Piani di Ricostruzione. In questa fase saranno coinvolti l’USRC, la Soprintendenza ABAP per L’Aquila e il cratere, i Comuni dell’Area omogenea 8, gli Atenei che hanno collaborato alla redazione dei piani e altri portatori di interesse (Ordini professionali, ANCE, etc.).

L’Azione 4, Residenze per artisti, architetti e designers per riqualificazione spazi pubblici. Questa azione rappresenta il momento successivo al confronto corale tra i PdR per propone un progetto originale: offerta di residenza per una settimana in cui s’incontrano 1 designer/architetto e 1 artista per un totale di 5 incontri/dialoghi da organizzare in luoghi strategici dell’Area omogenea 8.

L’obiettivo è attivare confronti positivi e produttivi con la popolazione residente per ragionare insieme sulla riqualificazione degli spazi pubblici e rendere i borghi vitali, accessibili, seducenti e sostenibili, nella convinzione che migliorando la qualità e la varietà dell’offerta si possano anche attrarre nuovi residenti.
A corredo di tutto ciò un progetto articolato di comunicazione che prevede, tra le altre cose, l’organizzazione di un evento finale di presentazione dell’esito del progetto stesso e una pubblicazione i cui contenuti sono orientati sulla ricostruzione in atto e sul grande tema dell’abitare, in particolare sull’abitare le zone interne.

Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa e soggetto capofila del progetto sottolinea proprio questo aspetto, «c’è la necessità di raccontare il processo di ricostruzione sia per le modalità amministrative con cui si sta procedendo sia per la qualità intrinseca dei progetti che si stanno realizzando. Contestualmente è questo il tempo di affrontare il tema dell’abitare, inteso in senso molto ampio. Come e perché abitare questi luoghi che già prima del sisma dovevano affrontare la questione della migrazione verso i nuclei urbani più grandi. Uno dei punti di forza sui quali lavorare è proprio uno degli esiti più evidenti della grande opera di ricostruzione, ovvero che questi luoghi sono e diventeranno sempre più belli e sicuri».

LAB8 si propone come un progetto fortemente innovativo e nuovo. Ancora misconosciuto e a volte non compreso fino in fondo come il videogioco. L’esperienza maturata da latri Enti pubblici, alcuni musei molto lungimiranti, hanno già sperimentato con successo lo sviluppo di giochi per facilitare e rendere attrattiva la conoscenza del proprio patrimonio, Che lo facciano 11 comuni dell’entroterra abruzzese, per arricchire la conoscenza e la promozione del proprio patrimonio naturale e culturale è una novità assoluta.

Nella stessa misura è fortemente innovativo e sperimentale il confronto tra ricercatori, comunità, amministrazioni, professionisti e artisti sulla fisionomia e sulla funzione che i nostri centri storici avranno a ricostruzione completata. Dare prospettive, di fruizione, di conoscenza, di sviluppo economico alle nostre case e al nostro territorio, alla nostra eredità culturale affianca e dà un senso alla ricostruzione fisica che, tra difficoltà e affanni, sta procedendo.